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(NELLA FOTO IL MINISTRO LORENZIN)
 
“CON STILI DI VITA CORRETTI MENO COSTI”.  In Italia il 22,2% dei bambini di 8-9 anni e’ in sovrappeso, il 12,6% obeso. La sedentarieta’ continua ad aumentare e riguarda il 42% della popolazione. Dati preoccupanti che riguardano non solo lo sport, ma anche la sanita’. Ogni punto percentuale in meno sulla sedentarieta’, infatti, significherebbe un risparmio di 200 milioni di euro per il sistema sanitario. E’ il quadro emerso durante il convegno ‘Investimento nello sport, investimento anticiclico’ organizzato dal presidente del Coni, Giovanni Malago’, a cui sono intervenuti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “La madre di tutte le battaglie e’ lo sport a scuola- ha detto Malago’- e questo oggi e’ stato evidenziato dai dati. Noi vogliamo invertire la tendenza e ci mettiamo a disposizione per superare questa situazione. Dobbiamo cambiare la sensibilita’ delle persone e trasferire a tutti la cultura collettiva sportiva. Cosi’ facendo aiuteremo non solo i cittadini, ma anche il Paese. E magari scopriremo qualche nuovo Pietro Mennea…”. Il sottosegretario Delrio ha sottolineato che “l’Italia paga un costo eccessivo per stili di vita inadeguati ed e’ per questo che abbiamo deciso di investire molto nella scuola. Con Malago’ faremo il partire il progetto per costruire mille impianti sportivi nei prossimi mille giorni, perche’ e’ evidente che c’e’ anche un problema di dotazione impiantistica, in particolare al sud. In sostanza il nostro obiettivo e’ quello di aumentare gli investimenti ma lasciare intatta la spesa corrente”. Gli sbagliati stili di vita, dunque, influiscono sullo sport, ma anche sulla sanita’. Un esempio viene dal diabete di tipo 2. In Italia ne soffrono 3,9 milioni di persone, cifra raddoppiata nell’ultimo decennio. Un paziente diabetico costa al sistema sanitario 3.600 euro, un paziente normale 900 euro.”La sedentiarieta’ e’ un problema che riguarda anche una larga fascia di giovani italiani”, ha sottolineato Malago’, ricordando che il nostro Paese e’ il secondo, dopo la Grecia, nella classifica Ocse sul sovrappeso dei ragazzi tra i 5 e i 17 anni. Tutto questo porta con se’ un problema sportivo, con perdita di qualita’ delle prestazioni e mancata scoperta di nuovi talenti, e uno sanitario, con costi molto elevati per il Ssn. “Serve una rivoluzione culturale” ha ribadito. “Sui corretti stili di vita – ha rimarcato il ministro Lorenzin – si gioca la partita della sostenibilita’ del sistema sanitario. Nonostante questo – ha osservato – proprio i corretti stili di vita vengono considerati poco importanti, sebbene fumo, alcol, cattiva alimentazione e sedentarieta’ siano le prima quattro cause di malattia. Il diabete e’ un caso esemplare: aumentando il numero di persone che fa attivita’ fisica – ha spiegato – potremmo risparmiare tre miliardi”. Il sottosegretario Del Rio ha fatto eco a Lorenzin, evidenziando come “lo sport vada inserito nell’educazione a corretti stili di vita, che cambiano il destino di un Paese cosi’ come i cattivi stili di vita sono un costo. Quello culturale ed educativo e’ dunque il tema principale. Per questo – ha ricordato – abbiamo deciso di investire molto sulla scuola, strutturando un progetto per aumentare le ore di sport pomeridiano nelle primarie, con un collegamento tra scuole e societa’ sportive”. Del Rio ha tenuto anche a ricordare che per ridurre il gap tra Nord e Sud del Paese, in termini di dotazione di impianti sportivi, serve il coinvolgimento di investitori privati, attraverso il credito sportivo: “servono leve finanziarie per favorire investimenti dei privati”, ha detto.