ASSAGO – Inserito nel contesto del Milano Latin Festival al salone delle Nazioni è stato allestito il  museo del rum che offre uno straordinario percorso lungo tutte le fasi di lavorazione che portano alla produzione del distillato, dalla coltivazione e dal taglio della canna al processo di distillazione e all’imbottigliamento. Un viaggio possibile grazie a video e fotografie che  illustrano anche come il ron fosse prodotto un tempo e prevede una degustazione del prelibato frutto di tanto lavoro con la possibilità di acquistare bottiglie pregiate di rum invecchiati ed extra invecchiati. All’interno del museo è possibile gustare 36 diversi tipi di rum partendo da quelli più noti come le varie qualità di Havana Club, il Santiago  De Cuba e Bacardi. Ma è possibile degustare anche rum che difficilmente si trovano in commercio e alcuni di questi addirittura sono letteralmente spariti e non vengono più prodotti come per il leggendario Los Marinos Paticruzado, un distillato dalle qualità eccezionali che ha preso il nome anche dalla sua gradazione alcolica “il marinaio con le gambe incrociate”. “La nostra è una passione che risale a molti anni fa – spiega Franco Marazzi, il promotore della mostra  realizzata in collaborazione con Velier e Mediland –  Andiamo a cercare prodotti di nicchia, rum che siano di qualità e che vengano prodotti rispettando le tradizioni. Solo in questo modo possiamo offrire agli intenditori qualcosa di veramente unico. Non è facile riuscire a trovare rum o vodka particolari e riuscire poi a portarli in Italia ma quando troviamo qualcosa al di fuori del comune siamo ripagati di nostri sforzi”. L’avventura di Franco Marazzi comincia quindici anni fa proprio scoprendo e importando in Italia il “ron Los Marinos Paticruzado” prodotto ed imbottigliato nelle storica fabbrica del “ron Matusalem” di Santiago de Cuba. Nel 2004 riesce ad ottenere anche l’esclusiva per la distribuzione nel mercato italiano il ron “Arecha”, un altro marchio di rum cubano che nasce dalla storica famiglia cubana Arechavala che veniva prodotto già nel 1878. “Un rum che viene attestato come il più “vecchio” fra i rum cubani. – spiega Franco Marazzi – A differenza del “Paticruzado” questo viene prodotto in diverse fabbriche dell’UBR ognuna specializzata a seconda delle tecniche di invecchiamento utilizzate nei diversi procedimenti. La capacità di produzione dell’UBR è inoltre grado di garantire una costante qualità dei propri prodotti e grandi quantitativi”.