(ANSA) – BARI, 20 APR – Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha rinviato a giudizio due specialisti in medicina dello sport accusati di truffa e falso. Stando alle indagini dei Carabinieri del Nas, coordinate dal pm Gaetano De Bari, i due medici, Graziello Schiraldi e Sergio De Lucia, dipendenti della società Meleam di Bitonto, avrebbero rilasciato «certificati di visite mediche per attività agonistiche, in realtà mai direttamente effettuate, in favore di atleti appartenenti a società sportive e associazioni sportive dilettantistiche», in cambio di compensi pari a complessivi 8mila euro circa da agosto a novembre 2012. La truffa consisterebbe, quindi, nell’aver ricevuto da nove società sportive, tutte della provincia di Foggia, un compenso di 35 euro per ogni atleta, fornendo certificati di idoneità all’attività agonistica privi di valenza giuridica, «non possedendo – si legge nel capo d’imputazione – l’autorizzazione necessaria all’espletamento delle diagnosi nelle attività sportive di tipo agonistico nella Regione Puglia». L’indagine è stata avviata dopo la denuncia dell’allora presidente del Coni di Foggia. In particolare la società Meleam, che «non risulta convenzionata con la FMSI-Coni, come prevede la normativa regionale vigente», avrebbe contattato le società sportive offrendo visite mediche a domicilio, effettuate da medici diversi da quelli che poi firmavano – senza averne l’autorizzazione – i relativi certificati di idoneità all’attività agonistica. Il processo inizierà il prossimo 13 luglio dinanzi alla prima sezione penale del Tribunale di Bari. (ANSA).