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Ballerini per qualche ora, questo pomeriggio a Milano, all’Istituto dei ciechi di via Vivaio. Ma non era uno stage qualsiasi, si è trattato di una danza “al buio”, sì perché i suoi protagonisti erano tutti danzatori in erba ipovedenti o non vedendi, o quantomeno bendati, guidati dall’esperienza di Elena Travaini e Anthony Carollo, ballerini professionisti esperti nelle danze caraibiche. Insieme hanno fondato l’a.s.d. Blindly Dancing, che si occupa dell’insegnamento della danza a ragazzi disabili e non, proponendo corsi di danza al buio. Nata a febbraio 2014, Blindly dancing ha come presidente la stessa Elena, essa stessa affetta dalla nascita da una grave disabilità visiva. Il progetto Blindly dancing sta facendo il giro del mondo, a partire dall’Olanda, dove hanno iniziato lo scorso gennaio. Ma per Elena il sogno vero è “portare questa iniziativa, e tutto il messaggio che contiene, nelle scuole tra i bambini, e nelle università, tenendo veri e propri corsi motivazionali. Voglio che la danza diventi accessibile per chiunque, come lo è stato per me, e offrire un’importante momento di aggregazione e condivisione, anche per chi può vedere, perché il ballo al buio è un’esperienza unica che ti estranea dalla realtà e dai comuni filtri”. Questo pomeriggio una dozzina di estranei erano uniti da questa iniziativa e fisicamente a contatto nel ballo, creando un’atmosfera di una familiarità unica. Elena e Anthony parteciperanno al grande evento MIF Milano Internationa Festival 2015 organizzato da LIMSC, con la quale sono affiliati.
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