AUTOVELOX, POLO DEI MILANESI: “630.066 MULTE IN 4 MESI! SOLO L’1,5% HA FATTO RICORSO: CITTADINI NON SAPEVANO DI POTERLO FARE”
Milano, 26 novembre 2014 – “In 4 mesi di attività degli autovelox sono state elevate dal Comune di Milano 630.066 sanzioni, con una media giornaliera di quasi 5.000. Su 575.546 notificate al 3 novembre sono stati fatti 8.565 ricorsi al Prefetto (l’1.49%) e 934 al Giudice di Pace (0.16%). I numeri sono impressionanti: altissimi quelli delle multe e molto bassi quelli dei ricorsi, pur in linea con altri casi. Ma questa è la prova provata che i cittadini non sapevano di avere titolo per fare ricorso su quelle sanzioni notificate dopo i 90 giorni dall’infrazione…”Lo hanno detto i Consiglieri comunali del Polo dei milanesi Manfredi Palmeri, Matteo Forte e Carmine Abagnale, che era già intervenuto in Aula oltre un mese fa per sollevare la questione a Palazzo Marino.
“L’Assessore alla Sicurezza ha risposto a una mia interrogazione di due mesi fa con un testo che lungi dal chiarire, fa emergere ulteriori problemi e criticità” ha spiegato il Consigliere Carmine Abagnale, proseguendo: “E’ bene che venga spiegato presto quanto riguarda il passato, perché vi è stata come minimo slealtà verso i contribuenti, ma forse qualcosa in più e quanto riguarda il futuro per evitare che siano vessati altri cittadini”
“Nella risposta alle nostre domande, infatti, viene sostenuto che il Comune possa notificare oltre i 90 giorni, viene ammesso che c’era assoluta impreparazione alla gestione amministrativa. Le due cose si legano tra loro, contro i cittadini e gli stessi agenti del Corpo, che non sono messi in condizioni di svolgere con chiarezza ed efficacia il loro ruolo e a cui va la solidarietà del Polo dei milanesi, al pari di quella indirizzata agli automobilisti colpiti per cui chiediamo giustizia” hanno concluso i Consiglieri Palmeri, Abagnale e Forte.
Le  630.066 multe elevate con gli autovelox installati in città,una media giornaliera di 4922. Il dato si riferisce ai primi quattro mesi di osservazione ed è stremante allarmante. Infatti secondo quanto emerso da una interrogazione presentata dal consigliere comunale Carmine Abagnale del Polo dei milanesi, il comune di Milano con i tanto contestati autovelox urbani ha incassato almeno 31,500 mln di euro (il calcolo è stato fatto al ribasso prendendo come stima la sanzione minima di 41 euro). Più che dissuasori della velocità appaiano strumenti per fare cassa. “Giusto e doveroso punire i trasgressori ma bisogna fare un netto distinguo tra coloro i quali trovandosi su una strada come via Missaglia, con limite di 50 chilometri orari, supera lo stesso di pochi chilometri e chi invece sfreccia a velocità piratesche. Via  Missaglia è una strada a tre corsie, delimitata da spartitraffico e siepi laterali per questo sicura. Gli incidenti stradali si verificano per il mancato rispetto del codice della strada, semafori rossi non rispettati, il rispetto delle strisce pedonali e altro. Ma questi autovelox sono iniqui e puniscono principalmente l’automobilista corretto. Fra l’altro ci sono strade identiche dove i limiti sono differenti. La bretella di via Ripamonti è del tutto simile a via  Missaglia solo che lì si può andare anche a 70 chilometri orari mentre in via Missaglia il limite è di 50KM , questo genera spesso confusione fra gli automobilisti. Chiediamo che tutti i limiti di velocità vengano adeguati e omologati in tutta la città. E’ verosimile che in certe zone, soprattutto in prossimità delle scuole si istituisca il limite dei 30 chilometri orari, ma su strade come quelle a tre corsie che portano fuori Milano il limite deve essere di 70Km  orari. Anche sulle tangenziali Milanesi viene imposto il limite di 90 chilometri orari, inferiore a quello di autostrade a tre corsie che è 130, eppure gli autovelox presenti non entrano in funzione perché vorrebbe dire multare migliaia di autoveicoli ogni giorno. Il deterrente migliore resta sempre il controllo diretto delle pattuglie della Polizia Locale e della Polizia stradale, anche per altri comportamenti pericolosi come l’uso del telefonino durante la guida o la mancanza di indicatori ogni qualvolta si cambia corsia di marcia.
Per noi circa 5 mila multe al giorno vogliono dire solo una cosa: mettere le mani nelle tasche dei cittadini.